Nuovo Google Fuchsia

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Ci stanno lavorando da circa due anni ma ora potrebbe essere un buon momento per affrettare i tempi e proporre una alternativa a quell’Android finito nel mirino della Commissione europea per abuso di posizione dominante. Cento ingegneri, a Mountain View — tra cui anche Matias Duarte che ha disegnato l’interfaccia di Android — stanno pensando a come superare questo sistema operativo e proporne uno nuovo, chiamato in codice Fuchsia OS.

Cosa cambia

Secondo la società si tratta di un esperimento «open source» e un «investimento nell’innovazione». Ma si tratterebbe anche di un software che amplierebbe ancora di più le potenzialità di quell’ecosistema che Google è riuscito a progettare. Perché Fuchsia è pensato per funzionare non solo su smartphone e tablet, ma su tutti i dispositivi, tra cui anche i laptop, gli smart speaker e gli connessi dalla internet-of-things. Un’evoluzione di Android dunque, che però ne rompe anche la tradizione. Oltre a cercare di espandere la compatibilità, gli ingegneri stanno anche cercando di andare oltre a Linux, il sistema operativo su cui si basa il kernel (ovvero il nucleo) di Android. Fuchsia si baserà invece su Zircon, un nuovo kernel creato da Google. Che gli permetterà anche di staccarsi di Oracle, la multinazionale che detiene i diritti della tecnologia Java, utilizzata per costruire Android.

Quando arriva

Non c’è nessuna data ufficiale, ma Fuchsia potrebbe presto arrivare sui dispositivi più piccoli — rigorosamente prodotti da Google — entro il 2012, sostiene Bloomberg. Mentre Cnet è stato informato da un portavoce dell’azienda che il nuovo sistema operativo verrà implementato non prima di cinque anni. Anche Google però, prima o poi, punta a fondere hardware e software. Un cambio di strategia, che ricorda molto quella da sempre seguita da un’unica azienda, quella che ha sviluppato il più grande rivale di Android: Apple.

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