Facebook: la privacy non è tutelata

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Una confidenza ai colleghi durante una riunione, qualche parola di troppo e una registrazione sottratta. Il capo della sicurezza di Facebook, Alex Stamos, ha affermato che la rete aziendale viene «gestita come quella di un campus universitario» (su Twitter ha specificato che questa affermazione voleva essere una metafora e non una similitudine), che si dovrebbe rafforzare la cybersicurezza e che quest’ultima non sembra essere una priorità per i dirigenti del social network.

L’audio con le dichiarazioni di Alex Stamos è stato ottenuto da ZDNet (dove è possibile ascoltare la registrazione), e contiene commenti rivolti ai suoi colleghi durante una riunione interna di fine luglio, nei quali afferma come Facebook non abbia fatto abbastanza per rispondere alle crescenti minacce informatiche esterne, citando sia le sfide tecniche che le questioni culturali in azienda.

 

«Le minacce che stiamo affrontando sono aumentate in modo significativo, così come la qualità degli avversari che ci troviamo di fronte – ha affermato Stamos -. Sia da un punto di vista tecnico, che da un punto di vista culturale, non credo che stiamo facendo abbastanza per proteggerci». E continua: «Serve una gestione della sicurezza informatica simile a quella di gruppi come Northrop Grumman o Raytheon (aziende private di difesa statunitensi, ndr), e invece abbiamo una rete aziendale che ricorda quella di un campus universitario».

 

La fonte che ha offerto la registrazione a ZDNet, che ha una profonda conoscenza dei sistemi di sicurezza di Facebook e dei processi interni, non ha voluto rivelare la propria identità, e ha dichiarato che le minacce che la società affronta sono «al di sopra della capacità di Facebook nel poterle gestire». Ha così fatto trapelare le dichiarazioni di Stamos, per portare alla luce una certa apatia endemica da parte dei dirigenti di Facebook (escluso Stamos, ovviamente), concentrati nel rendere l’azienda «più professionale anziché sicura».

 

Alex Stamos è entrato a far parte di Facebook nel giugno 2015, dopo un breve periodo a Yahoo come capo della sicurezza. Fonti di Yahoo riferiscono di scontri tra Stamos e il direttore esecutivo di allora Marissa Mayer, a proposito dei finanziamenti per la sicurezza e la difesa, ritenuti insufficienti dal primo. Alex Stamos lasciò l’incarico dopo poco più di un anno. Stamos ha negato che i commenti fossero una critica della gestione della società: «È stata solo una dichiarazione del perché la nostra squadra deve essere creativa nella protezione della rete aziendale, non avendo a disposizione tecnologie adatte a ciò che oggi Facebook è diventato: un potenziale bersaglio per attaccanti avanzati».

 

Di seguito è possibile vedere l’incremento della privacy su Facebook nei primi 5 anni di attività, in un grafico di Matt McKeon, creato grazie all’analisi dell’evoluzione dei termini e condizioni del social network, giusto per avere un’idea della crescita del colosso di Menlo Park.

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