Il software italiano che ci porterà su Marte

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Si tratta di una simulazione di isolamento della durata di otto mesi, iniziata il 19 gennaio, che sarà seguita da una seconda missione a partire da gennaio 2018. Scopo degli astronauti è affrontare e trovare contromisure al rischio del calo di performance del gruppo dovuto alle dinamiche di interazione, cooperazione, comunicazione e adattamento psicologico, che possono rivelarsi inadeguate in condizioni estreme come quelle di un viaggio su Marte.

L’equipaggio di Marte può contare anche sulla tecnologia dell’italiana Esteco, impresa attiva nell’AREA Science Park di Trieste che ha messo a disposizione dei ricercatori il software di ottimizzazione modeFrontier per migliorare l’uso efficiente delle risorse a disposizione e progettare un sistema di vita sostenibile su Marte, grazie al quale ridurre a livelli minimi la produzione di rifiuti.

 

Prima di collaborare al progetto HI-SEAS, Ansley Barnard ha lavorato nel campo dell’ottimizzazione ingegneristica per Ford Motor Company, dove ha avuto modo di esplorare i vantaggi delle tecnologie Esteco per ottenere la riduzione del peso di un veicolo così come dei suoi costi e tempi di progettazione. Ha conseguito una laurea in aeronautica e astronautica all’Università di Washington e spera in futuro di poter servire gli USA come astronauta.

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