La nuova Microsoft

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C’è poi  la Digital Class, un ambiente multimediale dedicato al mondo Education, in cui studenti e docenti potranno scoprire e sperimentare le nuove frontiere dell’insegnamento per cogliere tutte le opportunità delle nuove tecniche per la didattica e promuovere la diffusione della cultura digitale. Al primo piano si colloca il Microsoft Technology Center, un centro esperienziale progettato come luogo di condivisione per fare vivere alle aziende, alle startup, ai professionisti, scenari d’innovazione abilitati da Microsoft e da Intel, e per aiutarli a comprendere come la tecnologia possa generare concreti vantaggi di business. L’obiettivo per questo spazio dedicato all’innovazione è di aprirsi a 10.000 professionisti in un anno. Al quinto piano si trova The Loft, un ambiente riservato ed esclusivo, elegante e al contempo estremamente funzionale, pensato per ospitare eventi di rilievo e importanti momenti di business. Dal secondo al quinto piano si trovano le aree riservate a dipendenti e collaboratori dell’azienda: le postazioni open space, ispirate al principio della flessibilità e rigorosamente “non assegnate”, sono differenziate nella forma e nell’estetica, in base alle diverse funzioni operative, e declinate in aree più collaborative e aree riservate, che si alternano per creare uno spazio di lavoro vario, funzionale e ideale per stimolare la creatività.

Chiediamo a Carlo Purassanta, amministratore delegato di Microsoft Italia, come è nato questo progetto:
“L’idea è molto semplice: piu di due anni fa abbiamo iniziato a pensare a un luogo che potesse essere integrato con l’azienda di ecosistema che siamo, un luogo dove potessero essere coinvolti i nostri partner, che sono tutti diversi tra loro, dal system integrator al negozio, dal campo educational a quello business, dove per permettere ai ragazzi di studiare diversamente o agli universitari di lanciarsi in nuovi progetti, o agli startupper di diventare grandi. Ma anche un luogo dove consentire alle piccole aziende di capire l’internazionalizzazione che il cloud può permettere, alle aziende già internazionali come continuare a crescere, o a quelle grandi come trasformarsi per restare al passo dei concorrenti, fino alle amministrazioni pubbliche che debbono reinventarsi. Come fare tutto questo? Avevamo un po’ di budget e l’idea di spendere soldi per un palazzo sostanzialmente invisibile ci sembrava inutile. Con la stessa spesa avremmo potuto creare un luogo che poteva diventare un catalizzatore di idee e energie, potevamo concepire un luogo che non era un ufficio chiuso dove i collaboratori vanno automaticamente. Abbiamo quindi pensato a un luogo che potesse essere un hub di connessioni aperto all’ecosistema, dove la gente abbia voglia di entrare e che permetta a tutti di capire cosa il digitale può fare. E lo abbiamo fatto”.

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