Google contro il Michigan: la nuova legge sulla guida autonoma

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Michigan – Prima della crisi, culminata con il default di Detroit nel 2013, era la patria dei motori. Oggi lo stato del Michigan tenta faticosamente di risalire la china con un disegno di legge che, nelle intenzioni, dovrebbe dare nuova linfa all’industria automobilistica trasformando il proprio territorio in un hub per la ricerca, lo sviluppo e la diffusione di auto a guida autonoma.

Il disegno di legge, introdotto da un senatore repubblicano ma sostenuto anche dai democratici, consente ai veicoli autonomi di girare liberamente su qualsiasi strada nel Michigan, compresi tratti di autostrada interstatale. In caso di incidente, la casa automobilistica sarebbe responsabile del danno.

Come riporta Usa Today, il nuovo disegno di legge non piace però a Google che attraverso una lettera di John Krafcik, neo-responsabile del progetto driverless-car, ne contesta apertamente due punti chiedendone la modifica. Il primo punto riguarda la definizione di “produttore di automobili”: per lo Stato del Michigan sono ammesse alla ricerca solo le aziende che precedentemente hanno costruito evenduto auto, escludendo di fatto le aziende come Google che auto a guida autonoma le produce ma ancora non le vende.

La seconda disposizione invece richiede che i veicoli autonomi nel Michigan siano “forniti o controllati da un produttore di autoveicoli.” Anche questa contestata da Krafcik: “Si potrebbe interpretare in modo da escludere i veicoli forniti da un costruttore che un’altra società, come Google, modifica con i sistemi di guida automatica”.

L’interesse di Google non fa altro che confermare quanto oramai sia alta la posta in gioco in tema di guida autonoma, in una competizione che vede coinvolti due fronti molto agguerriti: da una parte le case automobilistiche tradizionali, dall’altra nuovi ed ambiziosi concorrenti come Google.

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